Quadreria Imperiali

Quadreria Imperiali al castello

Nei primi anni del Novecento, il Comune di Latiano acquisì il castello con la quadreria dell’ultimo erede della famiglia imperiali, Guglielmo; nel 2004 fu costituita la Pinacoteca Comunale, formata da opere di autori contemporanei pugliesi e da tele del 700′ di scuola napoletana.

Il nucleo artistico più importante è quello della quadreria imperiali che, purtroppo, è solo una parte di quello acquisito dal Comune insieme al castello; fino al 1971, infatti, comprendeva ben venticinque tele ma di queste alcune sono state purtroppo trafugate in passato, precisamente nel 1971 e nel 1976. Altri dipinti furono concessi all’Arciconfraternita della Morte in cambio di due ritratti del cardinale Giuseppe Renato Imperiali, fratello benemerito e protettore della confraternita.

Le opere rivelano un certo interesse della famiglia per i temi religiosi; sette riguardano il Vecchio Testamento, quattro il Nuovo Testamento, tre sono relative alla vita dei Santi. Solo per un dipinto il soggetto è, invece, mitologico. Molte delle tele sono attribuite al pittore napoletano Girolamo Cenatiempo, che fu autore di numerose commissioni religiose fra il 1705 e il 1742.

(A sinistra) Mosè salvato dalle acque, autore ignoto, sec. XVII, olio su tela, 187x151cm. (A destra) Particolare della scena.

6 September 2024

(A sinistra) Sant' Oronzo, autore ignoto, sec.XVII, olio su tela, 99x109cm. ( A destra) Particolare dei putti.

6 September 2024

Una delle sale del Castello. Sulla destra Mosè salvato dalle acque (XVII sec.) e Scena allegorica (prima metà del XVIII sec.)

6 September 2024

Bibliografia: Biblioteca Comunale di Latiano, Beni culturali di Latiano – Il castello e la quadreria Imperiali, 1993. Guido A., La decorazione di Palazzo Imperiali a Latiano, Biblioteca civica G. De Nitto, Latiano, 2006.

Fotografie: Francesca Anna Carella, Cartapulia.

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